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Dall’1 settembre al via le domande per il supporto per la formazione e il lavoro (SFL)

Lo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza consiste in un’indennità di 350 euro al mese per la partecipazione a percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro.

Il cosiddetto Decreto Lavoro 2023 (D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in legge 3 luglio 2023, n. 85) ha istituito tra gli altri il Supporto per la formazione e il lavoro.

Il decreto attuativo con tutte le istruzioni applicative della nuova misura è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 198 del 25 agosto, insieme a quello con le indicazioni relative all’implementazione della piattaforma SIISL.

Al fine di favorire l'attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa è istituito, dal primo settembre 2023, il Supporto per la formazione e il lavoro, quale misura di attivazione al lavoro, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate (art. 12 del D.L. Lavoro 2023). A partire da questa data i richiedenti, cioè le persone tra i 18 e i 59 anni in possesso dei requisiti necessari, potranno fare domanda all’INPS.

La misura precedente “Reddito di Cittadinanza” cessa alla scadenza della fruizione della settima mensilità. Resta in vigore solo per le famiglie che hanno un componente minorenne, disabile o con almeno 60 anni di età e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) consente di avviare un percorso di professionalizzazione e di inserimento lavorativo durante il quale, per complessivi 12 mesi, si potrà ricevere un contributo di 350 euro mensili. La somma è fissa cioè prescinde dalla numerosità del nucleo.

Che cos’è il SFL

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è stato previsto quale misura di attivazione attraverso la partecipazione a progetti formativi, di qualificazione e riqualificazione professionale. Tale supporto è incompatibile con il Reddito e la Pensione di Cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.

Il Sfl riguarda la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e politiche attive. All’interno del piano sono inclusi anche il servizio civile universale e i Puc, progetti utili alla collettività che riguardano l’ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni, da svolgere gratuitamente presso il comune di residenza. L'erogazione dell'indennità è condizionata all'effettiva partecipazione alle iniziative formative di politiche attive del lavoro comunque denominate, nonché dei progetti utili alla collettività e del servizio civile universale.

Requisiti di accesso

Possono accedere al beneficio:

  • singoli componenti dei nuclei familiari di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione (ADI);
  • singoli componenti di nuclei che percepiscono l’ADI che non siano calcolati nella scala di equivalenza e che partecipano ai percorsi di formazione pur non essendo sottoposti agli obblighi correlati al percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

Sono esclusi dalla misura i minori, gli over 60 e i “presi in carico” dai Servizi sociali.

I passaggi per ottenere l’indennità

Per richiedere il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) bastano alcuni semplici passaggi.

  1. Domanda sul sito INPS dal 1° settembre 2023 o tramite Patronati
  2. Accesso alla piattaforma SIISL
  3. Sottoscrizione del patto di attivazione digitale
  4. Adesione a progetti di formazione e orientamento o accompagnamento al lavoro tramite SIISL
  5. Presa in carico da almeno tre agenzie per il lavoro e firma del patto di servizio personalizzato
  6. Indennità mensile di 350 euro erogata per la durata dell’attività nel limite massimo di 12 mesi

Il patto di servizio personalizzato può prevedere l'adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), di cui alla Missione 5, Componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Una volta sottoscritto il patto di servizio i beneficiari sono tenuti ad accettare la prima offerta di lavoro congrua e non possono abbandonare il percorso di formazione o una delle altre attività.

 

Guarda il video per scoprire la procedura da seguire:

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