Stando alle statistiche il 46% dei manager dicono che i lavoratori farebbero bene a lavorare sulle loro capacità di comunicazione e di porre attenzione ai dettagli. Il 44% dei manager riporta una mancanza di capacità di autonomia e autogestione. Il 36% riferisce che c’è una carenza di competenze interpersonali e di lavorare in gruppo. Esiste a livello globale un gap di soft skills che sono sempre più richieste nel mondo del lavoro postindustriale perché aumentano la produttività e profittabilità dell’azienda. Il paradosso è che le donne, naturali depositarie di un patrimonio di soft skills anche per la loro esperienza di maternità, faticano a valorizzarle. Questo è comprovato da più studi, come quelli di McKinsey, che evidenziano come a una rappresentanza femminile maggiore nelle aziende corrisponda un aumento di valore dell’azienda, in termini etici ed economici. Secondo Daniel Goleman, co-direttore del Consortium for Research on Emotional Intelligence in Organizations presso la Rutgers University: "I dati suggeriscono la necessità di avere più donne che assumano ruoli di leadership nelle organizzazioni".
"Mettendo in correlazione il fattore dell'intelligenza emotiva e i leader che raggiungono i migliori risultati di business, emerge la necessità di maggiore equità di genere. Le organizzazioni devono trovare il modo di indentificare i profili femminili con il punteggio più alto in queste competenze e valorizzarle". Quando si parla di Soft Skills al femminile, non si vuole escludere a priori tutta la popolazione maschile dal quadro generale. Queste soft skills sono proprie delle donne semplicemente per le diverse esperienze di vita, per i pregiudizi di genere e barriere culturali che nel corso della vita si trovano ad affrontare e per la maternità.
Le competenze più premianti per le donne e indispensabili per il mondo del lavoro sono:
- L’orientamento al risultato: le donne organizzano con precisione le informazioni disponibili e definiscono il raggiungimento degli obiettivi. Questa si configura come una skill predominante per le donne proprio perché spesso si trovano ad affrontare sfide maggiori nel loro percorso professionale, a causa di pregiudizi di genere e barriere culturali.
- La capacità di adattamento
- La gestione dei conflitti: le donne hanno una maggiore inclinazione a considerare i punti di vista degli altri e a cercare soluzioni eque per tutte le parti coinvolte.
- L’organizzazione: l’attenzione ai dettagli e l’essere multitasking fanno parte delle doti organizzative delle donne.
- Il lavoro di squadra: spesso, le donne sono considerate più abili nella gestione delle relazioni interpersonali
Gli stereotipi di genere sono ancora molti nel mondo del lavoro ed è importante incoraggiare l’inserimento di risorse femminili anche nei settori finora ad appannaggio maschile.
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